Una
costruzione in legno, grazie al notevole isolamento termico creato
non solo dagli elevati spessori, ma anche dall’utilizzo
di materiale a bassissima conducibilità termica,
consente un risparmio energetico non indifferente e la casa risulta
fresca d’estate e calda d’inverno, limitando al massimo spese di
condizionamento e riscaldamento.
La
struttura compatta della parete in legno massiccio e la grande massa
lignea che ne deriva garantiscono un accumulo di calore molto più
consistente rispetto ad altri sistemi di costruzione. La buona
capacità di accumulo
del calore
e il lungo tempo di raffreddamento della parete in legno massiccio
contribuiscono a ridurre i costi del riscaldamento. Ne deriva un
comfort chiaramente percepibile in prossimità delle pareti di legno.
Quando la temperatura ambiente si abbassa, ad esempio durante la
notte, l'elevata capacità
di accumulo del calore
comporta un certo riscaldamento dell'aria anche nel giorno
successivo, e non soltanto di porzioni di parete. Il così detto
“sfasamento termico”, vale a dire il tempo in cui 1 m² di parete
si raffredda di 1 K, è quattro volte più lunga rispetto alla parete
in muratura.
Umidità
Uno
dei principali problemi dell’edilizia tradizionale sta nel fatto
che non è mai stata posta sufficiente attenzione alla traspirabilità
dell’involucro edilizio,
con conseguenze molto negative per chi deve viverci. Permettere a una
parete di respirare è come far respirare la nostra pelle. In tutto
ciò il legno gioca un ruolo molto importante e insostituibile.
Dal
punto di vista fisico il legno non è compatto, ma contiene numerose
minuscole cavità. Ne consegue che il legno possiede un'estesa
superficie interna. Questo sistema cavo può
assorbire e trasportare umidità per effetto capillare.
Poiché l'aria che ci circonda non è perfettamente secca, il legno
assorbe una certa quantità di umidità dall'ambiente. In tal caso si
dice che
il legno è "igroscopico".
Poiché il legno assorbe umidità fino al raggiungimento di uno stato
di equilibrio tra umidità dell'aria e umidità del legno stesso,
esso non può rendere completamente secca l'aria ambiente. Questa
proprietà comporta che, in locali con umidità dell'aria
relativamente elevata, quindi ad esempio nel bagno o in cucina, o in
ambienti in cui si trovano numerose persone, la parete in legno
massiccio sottrae all'aria ambiente una parte di umidità dirigendola
all'esterno o in altri locali.
Regolazione
delle condizioni climatiche
Poiché
l'aria umida possiede un'energia più elevata di quella secca, con
conseguente percezione della temperatura esistente come più elevata,
grazie all'effetto sopra citato il
clima presente in una casa con pareti in legno massiccio non è mai
opprimente o afoso.
Per
effetto della regolazione climatica del legno, le finestre e gli
specchi appannati o l'afa opprimente non si verificano. Nello stesso
contesto, anche la proprietà del legno di accumulare calore assume
un'importanza rilevante. Il legno ha sempre una superficie calda e
può mantenere a lungo questa temperatura. La sensazione di calore
dell'uomo è composta dall'aria ambiente e dalla temperatura
superficiale degli elementi di delimitazione degli ambienti (pareti,
soffitti, finestre). Una finestra o un muro di pietra sono sempre
percepiti come freddi. A ciò si aggiungono il movimento e l'umidità
dell'aria. Quanto più bassa è la temperatura superficiale degli
elementi di delimitazione degli ambienti, tanto più calda deve
essere l'aria per raggiungere lo stesso livello di comfort.
Raffrescamento
Le
case
in legno prefabbricate
nascono per difendere principalmente dal freddo invernale e sono
contestualizzate nei paesi del nord Europa, in cui il periodo caldo è
limitato e non raggiunge i picchi di temperatura dell’area
mediterranea. La parete esterna basata sulla struttura a telaio a
doppio isolante (interno + cappotto), può rivelarsi un’arma a
doppio taglio se complessivamente il muro non ha sufficiente massa.
L’utilizzo
di un isolante
leggero
(lana di vetro o roccia, ma anche fibra di legno a bassa densità),
permette bassi valori di trasmittanza, con ottimo isolamento
invernale, ma anche una bassa capacità di frenare l’onda di calore
estiva.
Non
solo. Una volta entrato il calore nell’abitazione, l’alto
isolamento porta addirittura a trattenere il calore, surriscaldando
gli ambienti interni.
Le
soluzioni
possibili
sono sostanzialmente
due.
Una costruzione più massiccia, con pareti piene alternate
all’isolante, per aumentare la massa e “sfasare” delle ore
necessarie l’onda termica, impedendone l’ingresso nell’edificio,
o aumentare la densità dell’isolante stesso. Quest’ultima
soluzione ha il vantaggio di permettere spessori di muro limitati e
ottimi valori di isolamento invernale, mentre nel primo caso si
tratta di una sorta di blockhaus, che dovrà necessariamente
rinunciare a parte dell’isolante o avere spessori complessivi
piuttosto importanti.
Un
ottimo prodotto è sicuramente la fibra
di legno ad alta densità,
sempre più diffuso tra le aziende come materiale naturale ed in
grado di isolare ottimamente da caldo e freddo, garantendo peraltro i
valori di massa della parete richiesti dalla normativa in vigore.